I BOLLINI DELLA DOP NEGLI ANNI
Negli anni l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia è stato identificato con diversi bollini numerati.
Di seguito una breve cronaca per comprendere i numerosi bollini (etichette colorate e numerate) che è possibile trovare sulle bottiglie.
Nei negozi si potrebbero ancora trovare confezioni con bollini non più in uso: questo non è un problema. Si parla infatti di aceto, prodotto non deperibile e che dura a lungo senza deterioramenti evidenti
Bollini attualmente in uso - dal 1° gennaio 2014
Da gennaio 2014 è stato applicato il nuovo disciplinare per l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia con l’identificazione del prodotto mediante tre bollini numerati colorati:
ARAGOSTA – ARGENTO – ORO
Per l’aceto tradizionale con invecchiamento di 12 anni è possibile utilizzare il bollino ARAGOSTA o ARGENTO. L’attribuzione del colore dipende dalla valutazione conseguita all’analisi sensoriale:
da 240 a 269 punti – ARAGOSTA
più di 270 punti – ARGENTO.
Il bollino ORO è assegnato al Tradizionale di età superiore ai 25 anni e con almeno 300 punti all’analisi sensoriale.
Attenzione: l’aceto tradizionale che ottiene più di 300 punti all’analisi sensoriale, ma con invecchiamento inferiore a 25 anni è classificato ARGENTO.
Bollini usati dal 2010 al 2013
Nel 2010 il Ministro dell’Agricoltura ha modificato il piano di controllo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP definendo un unico bollino numerato, di colore bianco con numero progressivo e utilizzato sia per il Tradizionale con invecchiamento 12 e 25 anni.
In quegli anni Cavalli arricchì le sue bottiglie con
– la serigrafia del segno di Matilde di Canossa in cornice originale
– la serigrafia raffigurante il Balsamico prelevato dalle botti, in stile personalizzato Luis XV.
Bollini usati dal 2006 al 2010
Nel 2006 il Ministro dell’Agricoltura e l’ente di certificazione hanno stabilito che ogni produttore potesse utilizzare propri bollini numerati (ogni produttore poteva proporre diverse forme, disegni e colori).
Cavalli ha studiato due sigilli rappresentativi delle due classi di prodotto come definite dal disciplinare:
1) Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, con invecchiamento almeno 12 anni
2) Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Extravecchio, con invecchiamento non inferiore a 25 anni
Il disegno scelto rappresentava una botte d’argento (per ricordare quella che Bonifacio donò a Re Enrico III nel 1046, contenente il prezioso aceto) circondata dalla denominazione Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e con numero progressivo in basso. Per l’aceto balsamico tradizionale invecchiato 25 anni nel sigillo era inserito anche il termine EXTRAVECCHIO.
Bollini usati fino al 2006
Fino al 2006 tutti i produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia utilizzavano i bollini colorati (aragosta-argento-oro) preparati dal Consorzio dei produttori.
I tre diversi colori contraddistinguevano l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia in base all’esito della giuria sensoriale organizzata dagli stessi produttori.
TRACCIABILITÀ ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI REGGIO EMILIA DOP - Denominazione di Origine Protetta
A seconda del periodo di affinamento nel disciplinare sono presenti due classi (e tre colori individuati) di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP:
invecchiamento minimo 12 anni – identificato dalla denominazione semplice “ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia”. Potrebbe essere identificato come aragosta o argento
invecchiamento superiore a 25 anni – è possibile aggiungere il termine “ EXTRAVECCHIO”, identificato con il bollino Oro